Public Speaking, perché è importante anche se non sei su un palcoscenico.
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Veniamo al mondo già dicendo la nostra. Sì, è vero, piangendo, ma comunque, esprimendoci in maniera piuttosto chiara e persino attirando tutta l’attenzione (o quasi) su di noi. Da quel momento in poi, pensiamoci un attimo, non è forse un continuo imparare come dire le cose, a chi dirle e quando dirle? Ognuno con il suo personale modo di usare le parole, i gesti, lo sguardo, le espressioni facciali, il linguaggio del corpo, ma anche il tono di voce e persino le pause tra una frase e un’altra o le parole non dette.
Ecco, sì, avete intuito bene. Il public speaking è tutto questo. Perciò è importante, anche se non si parla da un palcoscenico, anche se non si è oratrici e oratori, né vogliamo diventarlo. Parlare a un pubblico non significa solo trovarsi davanti a una platea gremita; è anche comunicare efficacemente in una riunione di lavoro, spiegare un’idea a un gruppo di amiche e amici, o solo raccontare una storia a una bambina o un bambino.
È vero, parlare a un pubblico è difficile. Può essere anche spaventoso e, forse tanto più numeroso è il pubblico tanto più può far paura. Ma è altrettanto vero che la pratica può aiutare a essere meno spaventati e più disinvolte.
E, come per ogni ambito, il miglioramento personale deriva dalla consapevolezza di sé. Ad esempio, sebbene una persona socievole ed estroversa abituata a valorizzare le connessioni personali e professionali, potrebbe non avere una paura paralizzante di parlare in pubblico. Tuttavia, è possibile che il suo modo di parlare in pubblico sia, appunto, migliorabile.
Per capire come, basta leggere questo blog post.
Il public speaking, cos’è e la sua importanza nella vita quotidiana
Nella sua definizione più classica, il public speaking è l’arte di parlare in pubblico, ma la sua applicabilità, dicevamo, va ben oltre il palco. È la capacità di comunicare efficacemente, in modo chiaro e persuasivo, in qualsiasi contesto sociale o professionale. Ma è anche la capacità di influenzare e ispirare le persone attraverso la nostra comunicazione ed è una competenza fondamentale che migliora la nostra capacità di comunicare in tutte le situazioni della vita quotidiana. Vediamo più in dettaglio su cosa influisce la cosiddetta arte di parlare in pubblico.
Come imparare il Public Speaking?
Per chiunque pensi di poter salire su un palco e improvvisare un discorso, ci spiace rovinare l’idillio, ma ecco una notizia: non funziona così. Parlare in pubblico richiede un processo ben preciso, che permette di essere sicure e sicuri del risultato finale. Dunque, per imparare a ispirare le persone a cui ci rivolgiamo, con sostanza e stile, partiamo dalle basi.
Prima di tutto, come in ogni attività di pubbliche relazioni, è fondamentale pensare al pubblico quando si scrive un discorso. Quali sono i loro bisogni e come puoi aiutarli a risolverli? E quale sarà il ritmo della tua esposizione?
In secondo luogo, ricordiamo che il Public Speaking non ha a che vedere con il vincere il guinness dei primati di apnea: è essenziale respirare e inserire delle pause per permettere al pubblico di assimilare ciò che si sta dicendo. A volte, ripetere i concetti chiave due volte può fare la differenza.
Un terzo punto cardine ha a che fare con il mantenere il contatto visivo con tutto il pubblico durante il discorso. Non è la migliore delle opzioni far rimbalzare casualmente lo sguardo da una persona all’altra come una pallina da ping pong, perché il risultato sarebbe di poca attenzione alla nostra platea. Occorre la giusta misura in grado di farci percepire né sfuggente né invadente. Questo consente di connettere chi ascolta con il messaggio, e chi parla con ogni ascoltatore perché facendo spaziare i nostri occhi su tutte le persone ognuna di loro avrà modo di essere presente, senza distrarsi o imbarazzarsi. L’obiettivo è creare un’esperienza che risuona profondamente.
Parlare in pubblico richiederebbe anche carisma, ma non è necessario essere una star di Hollywood per fare un buon discorso. Certo, un discorso è una performance e va trattato come tale, con inflessioni vocali e movimenti sul palco. Ma sorprenderà scoprire quanto lontano si può arrivare con la pratica, la pratica e ancora la pratica. Una volta che le parole diventano proprie, si trova il proprio stile personale e il modo in cui fluiscono da chi parla a chi ascolta sarà sempre più naturale.
Non si può affrontare il parlare in pubblico con aspettative irrealistiche. Le prime volte potrebbero non risultare come le avevamo immaginate. Però non serve aggiungere altro stress a quello già consolidato delle prime esperienze. Siamo qui per imparare, o no? E come ogni processo di apprendimento, occorre compiere un passo alla volta: seguire il processo, dalla creazione di contenuti utili alla loro memorizzazione, almeno in parte. Prepararsi al meglio delle proprie capacità, rendendo le parole istintive. E per un piccolo supporto in questo processo, esistono stratagemmi di cui far tesoro solo se congeniale al proprio stile. Anche in questo caso, la pratica sarà una preziosa alleata. Ecco qui cosa è utile per noi:
- Scrivere una scaletta degli argomenti da trattare
- Preparare un punto elenco degli errori da evitare
- Preparare una mappa concettuale per avere sempre presente il quadro generale
- Fare una lista dei concetti chiave da tenere a mente
- Ipotizzare alcune domande che il pubblico potrebbe fare
- Appuntare alcune caratteristiche del nostro pubblico, se possibile
“Quel che più conta, però, è trovare il proprio metodo. E se tra questi suggerimenti, nessuno è adatto a te, siamo curiose di conoscere come ti prepari”.
I benefici del public speaking
A meno che non si stia pianificando una vita da eremita, siamo abbastanza certe che, qualunque sia la nostra professione o il nostro tipo di vita, i benefici del public speaking, tornano utili un po’ per chiunque. Vediamo i principali:
- Chiarezza e persuasione: saper comunicare chiaramente le proprie idee è cruciale. Che si tratti di convincere un cliente, spiegare una strategia al proprio team, o discutere una decisione familiare, l’abilità di esprimersi chiaramente e con convinzione può tracciare confini abbastanza netti tra l’essere comprese e il non esserlo;
- Relazioni interpersonali: una buona capacità di public speaking può migliorare le nostre relazioni personali. Comunicare in modo efficace con amiche e amici, familiari, colleghe e colleghi aiuta a costruire rapporti più solidi e significativi. Quando esprimiamo i nostri pensieri e sentimenti in modo chiaro, evitiamo fraintendimenti e conflitti negativi.
- Autostima e fiducia: parlare in pubblico, anche in contesti informali, ci aiuta a sviluppare autostima e fiducia in noi stessi. Superare la paura di parlare davanti alle persone ci rende più sicure delle nostre capacità e ci spinge a prendere iniziative che altrimenti eviteremmo;
- Problem solving e leadership: il public speaking è strettamente legato alla capacità di problem solving e leadership. Quando sappiamo esprimere le nostre idee in modo efficace, siamo in grado di guidare gli altri e risolvere problemi in maniera più efficiente. Leader efficaci sono spesso anche ottimi comunicatori;
- Opportunità professionali: infine, le competenze di public speaking possono aprire numerose porte sul piano professionale. Essere in grado di presentare idee in modo convincente e di comunicare efficacemente in pubblico è una qualità molto ricercata nel mondo del lavoro.
Forse non ci verrà chiesto di partecipare a una grande conferenza, o forse sì. Qualunque sia il caso, è importante riconoscere il potere del parlare in pubblico e poi adoperarsi per migliorare il proprio personale stile.
Alcuni errori da evitare
Parliamoci chiaro, dire cioè, allora, ed ehm ehm ogni tre parole è un autogoal linguistico. È come lanciare un segnale luminoso che dice: “Non so cosa sto facendo”! Evita queste parole come la peste, o rischi di trasformare il tuo discorso in un episodio imbarazzante di Ehm, cosa stavo dicendo?. E per l’amor del cielo, guardiamo le persone, non fissiamo il soffitto o punti nel vuoto, è come dire al resto del pubblico: “Voi non contate”. E poi, sebbene non si tratti delle olimpiadi di pilates, occorre mantenere una postura eretta, ed è facile intuire il motivo, vero? E ancora: le gambe incrociate vanno bene per una serata sul divano, non per un discorso pubblico, e non solo per una questione estetica: rimanere con le gambe dritte aiuta l’equilibrio che, a sua volta, supporta la concentrazione di chi ci sta guardando: immaginate di dover prestare attenzione a una persona che parlando sembra il pendolo di Foucault, può anche essere irritante. E l’obiettivo è coinvolgere, non infastidire.
Last but not least
Il public speaking, per noi è come una danza armonica e, come tale, richiede allenamento, passione, precisione, coordinamento, ritmo. E poi, il presentarsi bene è la ciliegina sulla torta del public speaking. Anche poche parole, se pronunciate con sicurezza e chiarezza, possono avere un impatto enorme. Ricorda, un discorso ben fatto può cambiare opinioni, influenzare decisioni e, perché no, farti ottenere quella promozione che sogni. Lo sottolineiamo ancora una volta, l’arte del parlare in pubblico non è solo per conferenze e eventi importanti; è una skill essenziale per la vita di tutti i giorni. Dai discorsi ai matrimoni agli incontri di lavoro, saper parlare in pubblico ci rende protagoniste e protagonisti della nostra vita quotidiana. Quindi, pratica, sbaglia e riprova, perché il tuo modo di parlare conta più di quanto pensi.
Inoltre, ricordiamo sempre che dare spazio alle altre persone nel parlare è un atto di altruismo. In un contesto di public speaking, ma anche nelle conversazioni quotidiane, ascoltare attivamente e chiedere ai nostri interlocutori e alle nostre interlocutrici di esprimersi è fondamentale. Questo atteggiamento dimostra rispetto e considerazione, arricchisce il dialogo con diverse prospettive e idee. Lasciare spazio alle altre persone significa riconoscere il valore delle loro opinioni e esperienze, creando terreno fertile per un ambiente collaborativo dove la qualità delle interazioni è migliore per costruire relazioni più forti e significative.
Essere bravi oratrici e oratori, non riguarda solo il parlare bene, ma anche l’essere capaci di ascoltare e valorizzare le voci altrui.
Forse saranno necessari un po’ di tentativi, cercare di capire cosa funziona meglio per te per perfezionare il tuo public speaking. Nel frattempo, se sperimenterai qualcosa che ti fa piacere condividere con noi, faccelo sapere contattandoci qui.
Siamo sempre felici di leggere nuovi spunti di riflessione
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